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Batteristi svizzeri

di Romano Nardelli e Aldo Sandmeier

 

Il jazz svizzero: i batteristi

L'idea di questo lavoro è nata utilizzando la banca dati dell'archivio della Fonoteca nazionale svizzera e d'altre istituzioni. È risaputo che la Svizzera conta ancor oggi parecchi gruppi di pifferi e tamburi, tra i quali spiccano quelli di Basilea e del suo carnevale, capaci di suscitare interesse ed ammirazione in tutto il mondo, e non a caso anche tra i batteristi di jazz. Parlando di jazz, ecco affacciarsi una nutrita schiera di batteristi e percussionisti svizzeri che hanno raccolto e raccolgono tuttora alta considerazione pure all'estero. Nonostante la ricchezza e la varietà di questo capitale, si nota che, a differenza di altri strumenti, davvero poco è stato detto sulla batteria ed i relativi interpreti del nostro paese.

 

Stadttheater Basilea, 22 giugno 1967

Il basilese George Gruntz, pianista, compositore ed arrangiatore, diresse un concerto fondato sull'incontro tra il jazz e il folklore della sua città. Sul palcoscenico, da una parte Franco Ambrosetti, tromba; Nathan Davis, sax tenore e soprano; Jimmy Woode, basso; e ben quattro batteristi svizzeri, Charly Antolini, Daniel Humair, Pierre Favre e Mani Neumeier; dall'altra i musicisti del carnevale basilese, Alfred Sacher coi suoi tamburini e Georges Mathys col gruppo di pifferi.

 

Il tamburo nella tradizione popolare

Aggiungiamo all'accenno alla tradizione svizzera dei pifferi e dei tamburi nella sua manifestazione più conosciuta, quella dei gruppi legati al carnevale basilese, il richiamo al lavoro svolto presso la Fonoteca nazionale svizzera dal settore "folk, musica etnica, parlato", responsabile Silvia Delorenzi-Schenkel.

 

Parigi, 1913-1926

Il musicologo Marcello Sorce Keller ricorda, nel testo Rumore, musica e strumenti a percussione nella musica occidentale, apparso nell'opuscolo 2002-2003 del ciclo "Novecento passato e presente", che

 

La percussione nella musica d'intrattenimento e nel jazz; l'avvento della batteria

Alla voce "batteria" il Dictionnaire du jazz di Carles - Clergeat - Comolli la definisce "il solo strumento inventato dal jazz", luogo d'incontro delle percussioni africane e dei tamburi militari europei.

 

Le fanfare

La Civica filarmonica di Lugano - 175 anni d'esistenza nel 2005 - conobbe questa "piccola rivoluzione" nel 1963 grazie all'insistenza d'un entusiasta diciassettenne.

 

Le Big Band

Abbiamo accennato al rinnovamento che s'ispirò alle orchestre militari degli Alleati durante la Seconda guerra mondiale e che ha portato all'americanizzazione del repertorio delle fanfare militari in Svizzera.

 

Le percussioni

Introduzione

Gli strumenti a percussione che ascoltiamo nel jazz (e in generi contigui quali rock, pop o produzioni prossime alla musica colta occidentale) costituiscono un insieme vastissimo ed eterogeneo, tanto da porre qualche ostacolo a chi cerca di districarvisi affrontando la delimitazione di campi logico-semantici e studiando così la relativa classificazione.

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